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MILANO: ARCHITETTURA E CITTÁ. LA PROLIFERAZIONE DEI LINGUAGGI
12 marzo 2013 dalle ore 17.30
Dopo aver ripreso il discorso avviato nel 2010 con gli incontri dedicati alle nuove architetture (clicca qui) e al paesaggio urbano (clicca qui) e con i due più recenti di ottobre e gennaio in cui ci siamo applicati alla trasformazione dei modelli insediativi prendendo in esame interventi di De Lucchi, Giussani e Zucchi (clicca qui) e alla mutazione delle tipologie edilizie considerando opere di Albori, De Amicis e Cucinella (clicca qui), nel prossimo incontro porremo la questione della proliferazione dei linguaggi.
Per farlo in modo efficace ho pensato di invitare a testimoniare della loro esperienza nella progettazione e realizzazione di opere che a mio parere rappresentano significativi esempi nel panorama della recente architettura milanese, Michele Reginaldi dello studio Quattroassociati per la torre residenziale di piazza Tirana, Gino Garbellini dello studio Piuarch per gli uffici e showroom nell'ambito del complesso Porta Nuova e Giacomo Polin per la ristrutturazione di via Correggio 43.
Ho inoltre invitato a coordinare gli interventi Paolo Mazzoleni Presidente della Commissione del Paesaggio, recentemente rinnovata, che potrà offrirci qualche utile elemento di valutazione dello scenario generale che si va delineando mentre io, come di consueto, introdurrò brevemente l'incontro.
Mi rendo conto che il tema è particolarmente complesso e delicato riguardando la responsabilità soggettiva e l'esclusiva competenza degli architetti. Ma, proprio per questo motivo, se non si avvia una discussione e un confronto che ci consenta di capire se e come si possano condividere orientamenti e criteri di una cultura del progetto che sappia riferirsi anche al contesto milanese, la città nella quale ci troveremo a vivere sarà sempre più straniante e al tempo stesso omologata.
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