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Newsletter
11 settembre 2010
Riccardo Sarfatti
Care Amiche e cari Amici,
il dibattito in corso tra i candidati a sindaco del centrosinistra rappresenta un'occasione unica per tutti i cittadini di interessarsi ai problemi di Milano; e mi sembra che ciò possa valere non solo per chi è intenzionato a partecipare alle primarie, ma anche per chi non intenda appoggiare un candidato del centrosinistra.
Per questo motivo ho deciso di inviarvi la lettera aperta ai candidati formulata assieme ad alcuni amici e colleghi con la quale si propone di instaurare, con ciascuno di loro e con tutti e quattro (a Pisapia, Boeri e Onida si è infatti aggiunto anche Michele Sacerdoti), un rapporto di consultazione finalizzato a verificare e circostanziare i loro programmi elettorali. Naturalmente la lettera aperta la potete sottoscrivere anche voi (clicca qui)
Crediamo che ce ne sia proprio bisogno perché, mentre non mancano certo i confronti elettorali all'americana nei quali i candidati sono chiamati a dimostrare soprattutto prontezza di riflessi, improvvisando risposte sulle questioni più disparate, resta veramente poco spazio per l'approfondimento dei vari temi.
Ritengo quindi di fare cosa utile e gradita, mettendo a vostra disposizione la registrazione integrale degli interventi dei candidati all'incontro/confronto che si è tenuto il 25 settembre al Teatro Zelig (manca solo qualche battuta di Onida all'inizio perché non solo riuscito ad avviare subito il registratore). Così potrete verificare voi stessi che cosa i candidati hanno effettivamente detto (clicca qui) al di là di come erano vestiti e di quante volte hanno usato nei loro interventi una determinata parola, come è stato riferito nell'articolo apparso nelle pagine di Milano de la Repubblica del 26 u.s.
E magari porre loro direttamente qualche doman da alla quale non è stato possibile avere risposta in occasione del confronto pubblico.
Ieri sera c'è stato un nuovo incontro al Palasharp e vi invierò la registrazione audio anche di questo appena possibile.
Buon ascolto e cordiali saluti.
Emilio Battisti
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